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Dr.ssa Sara Negrosini

Psicologa – Psicosessuologa – Psicoterapeuta

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stress e burnout
AUTHOR : Dr.ssa Sara Negrosini
DATE POSTED : 03/08/2020
CATEGORIES : Bioenergetica Blog Psicologia

Stress e Burnout

stress e burnout

Il burnout letteralmente significa esaurimento, crollo o surriscaldamento, ovvero una condizione di stress in un contesto lavorativo e/o derivante da esso, che determina un logorio psicofisico ed emotivo, con vissuti di demotivazione, di delusione e disinteresse con concrete conseguenze nella realtà lavorativa, personale e sociale dell’individuo.

Quando una persona vive una situazione professionale percepita come logorante dal punto di vista psicofisico, dovrebbe far fronte alla problematica ricercando soluzioni. Spesso però l’individuo crede di non disporre di risorse e strategie comportamentali o cognitive adeguate a fronteggiare questa sensazione di esaurimento fisico ed emotivo, cadendo così in una condizione di forte stress e burnout. Nel tempo, stress e burnout possono condurre ad un distacco mentale dal proprio lavoro, assumendo un atteggiamento di indifferenza, malevolenza e cinismo verso i colleghi e/o i capi dell’attività lavorativa.

Il burnout non va sottovalutato, considerandone i sintomi passeggeri e poco importanti: la demoralizzazione e la negatività per il proprio contesto possono sfociare, talvolta, in una vera e propria depressione e in altri disturbi come disturbi d’ansia e attacchi di panico.

Un ambiente di lavoro non favorevole può portare a manifestazioni psico-fisiche, con un significativo impatto negativo sul benessere della persona. Il burnout può essere correlato a diverse componeneti della sfera lavorativa, di tipo organizzativo o correlati alla comunicazione e alla sicurezza sul luogo di lavoro, come:

Il meccanismo dello stress è un complesso del nostro corpo che coinvolge i sistemi psico-endocrino-immunitario.
L’Asse ipotalamo-pituitario-surrene (meglio conosciuta come asse HPA), mette in comunicazione il sistema endocrino, il sistema nervoso autonomo e sistema immunitario, attraverso messaggi ormonali che viaggiano nei tessuti e nel flusso sanguigno, andando così a regolare o alterare l’equilibrio sistemico interno. (Omeostasi)

Quali sono i sintomi psicologici e fisici del burnout

  • distacco emotivo
  • trascuratezza degli affetti e delle relazioni sociali
  • decadimento delle risorse psicofisiche
  • importanza eccessiva data al lavoro
  • demotivazione a lavoro
  • peggioramento delle prestazioni professionali
  • difficoltà di concentrazione
  • irritabilità e senso di colpa
  • insofferenza
  • aggressività
  • abuso di alcool/sostanze
  • mancanza di iniziativa e/o assenteismo
  • emicrania e cefalee
  • sintomi respiratori
  • insonnia
  • inappetenza/disturbi intestinali
  • senso di debolezza

 

Quali sono i fattori di rischio dello stress e burnout

Ci sono diversi fattori di rischio che possono andare ad intaccare la sindrome di burnout:

  • Le aspettative connesse al ruolo: in caso ad esempio di un carico eccessivo di lavoro: se superiore alla capacità dell’individuo di farvi fronte
  • Mancanza di controllo sulle risorse necessarie per svolgere il proprio lavoro: sembra esservi un’associazione tra il burnout e la carenza di autonomia per attuare l’attività nella maniera che ritiene più efficace o le abilità di assumersi la responsabilità di decisioni importanti
  • Valori contrastanti: l’incongruenza tra i valori dell’individuo e dell’organizzazione può tradursi nella pressione di una scelta tra ciò che si vuole fare e ciò che, invece, si deve fare
  • Attività inadeguate rispetto alle competenze del lavoratore o aumento di responsabilità, senza la giusta compensazione;
  • Difficili interazioni con colleghi o clienti: conflitti impliciti ed espliciti, alleanze ed opposizioni possono deteriorare il tempo passato a lavoro;
  • Frequenti conflitti nella programmazione del lavoro o interruzioni: una cattiva gestione della programmazione può comportare diversi ritardi ed insuccessi che possono compromettere l’autostima del lavoratore;
  • Politiche sanitarie e di sicurezza inadeguate: non sentirsi tutelati nella loro salute comporta una grave frustrazione e una forte presenza di rabbia/ostilità nei confronti dei propri superiori;
  • Bassi livelli di supporto ai lavoratori: quando il lavoratore ha la sensazione di essere abbandonato nel proprio lavoro e che non ci sia possibilità di supporto da parte dei propri superiori;
  • Comunicazione e gestione insufficiente: ritardare le comunicazioni di gestione e retribuzione, non dare peso ai piani ferie e alle esigenze del lavoratore ;
  • Compiti e obiettivi poco chiari: essere sovraccaricati di richieste tutte etichettate con “massima priorità” non fa che confondere la persone e sottoporlo a una forte carica di stress. Avere obiettivi anche poco chiari nelle sue procedure comporta la possibilità di sbagliare e far ritardare la consegna del lavoro finito;
  • Programmi che cambiano spesso: non concludere progetti dell’azienda restituisce al lavoratore un senso di inefficacia e inutilità che lo porteranno a rivalutare l’azienda stessa e la sua credibilità;
  • Orari inflessibili e scadenze irrealistiche: programmare bene una attività significa calendarizzare bene le varie scadenze e il giusto orario lavorativo giornaliero, settimanale e mensile. Chiedere al lavoratore (dipendente o manager che sia) di lavorare oltre l’orario lavorativo significa sfruttare energie fisiche e mentali già carenti per il lavoro svolto nelle ore precedenti. Ciò porta necessariamente a perdere concentrazione e alla possibilità di cadere in sbagli;
  • Partecipazione limitata o scarsa nei processi decisionali della propria area di lavoro: non sentirsi parte integrante della azienda nei suoi processi decisionali alimenta il senso di inefficacia della persona che non può essere un punto cruciale della grande schiera gerarchica dell’azienda Avere il proprio ruolo e le proprie responsabilità aumenta il senso di autostima.
  • Mancato riconoscimento (sia sociale, che economico) del risultato: portare a termine un progetto e non essere minimamente gratificati per questo comporta perdere con il tempo l’interesse nel lavoro svolto e ad aumentare la demotivazione;
  • Assenza di equità : cioè la percezione di onestà e correttezza che favorisce soddisfazione e motivazione. I dipendenti dello stesso livello dovrebbero essere trattati in modo equo rispetto a concessioni, piani ferie, bonus ecc. La presenza di favoritismi (impliciti ed espliciti) comporta una maggiore aggressività o a un maggiore assenteismo;
  • Presenza di rischi alti: come per i soccorritori o gli agenti di pubblica sicurezza o per il personale addetto all’uso e manutenzione dei macchinari ad alto rischio;
  • Mobbing e molestie psicologiche: un insieme di comportamenti persecutori che tendono a emarginare un soggetto, tramite violenza psichica e/o a molestarlo personalmente e sessualmente. In questi casi i sintomi psicosomatici sono molto evidenti così come lo è il clima aggressivo e svalutante che vive.

Inizialmente, la sindrome del burnout è stata correlata alle cosiddette “helping professions”, cioè le professioni sanitarie e assistenziali che prevedono un contatto con le persone o deputate alla difesa, alla sicurezza pubblica ed alla gestione delle emergenze: infermieri, medici, insegnanti, assistenti sociali, operatori per l’infanzia, poliziotti e vigili del fuoco.

In seguito, si è riconosciuto che il burnout può associarsi a qualsiasi contesto lavorativo in cui esistano forti condizioni stressanti e pressanti (come, ad esempio, può accadere per le posizioni di grande responsabilità lavorativa) o implicazioni relazionali molto accentuate (es. avvocato, ristoratore, politico, impiegato delle poste, segretaria ecc.).

✅ La psicoterapia umanistica e bioenergetica è molto utile per favorire una maggiore consapevolezza del problema nella propria vita professionale e aiutare a gestire la sintomatologia, per ridurre le difficoltà sociali, cognitive e psicologiche, favorendo il superamento degli episodi sintomatici in modo costruttivo per giungere ad un nuovo equilibrio.

✅ Il ruolo primario dell’osteopata è quello di facilitare la capacità innata del corpo di adattarsi alle continue richieste dell’ambiente interno ed esterno, riportare l’asse HPA in equilibrio e far si che tutto i sistemi coinvolti diano risposte adattive a qualunque stimolo stressogeno.

L’ Associazione MinD – Mettersi in Discussione – Psicologia in collaborazione con Studio Olistico Roma e l’osteopata Eleonora Chiapparelli abbracciano questo approccio e propongono la convenzione Olistic Card

il respiro e l’attacco di panico

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La sindrome da #stanchezza #cronica è un distu La sindrome da #stanchezza #cronica è un disturbo alquanto complicato, contraddistinto da un senso di #fatica persistente e privo di motivi apparenti. Chi ne è affetto non trae alcun beneficio dal riposo.
Il senso di fatica è descritto dai pazienti come #sfinimento, #spossatezza, 
accompagnato spesso da disturbi secondari, che ricordano la sintomatologia influenzale, come #cefalea, dolori muscolari diffusi ecc. 
La sensazione di fatica può essere talmente intensa da interferire nelle capacità lavorative e relazionali del paziente e tende a peggiorare drasticamente dopo un'intensa attività fisica o mentale .

CAUSE:
🔴 Disturbi del sistema #immunitario: alcuni studiosi hanno osservato che il sistema immunitario di certi individui con sindrome da stanchezza cronica funziona in maniera inadeguata
🔴 Squilibri #ormonali: un numero cospicuo di pazienti con sindrome da stanchezza cronica presenta valori anomali di ormoni dell'asse ipotalamo-ipofisi-surrene
🔴 Problemi di natura #psicologica: diverse persone con sindrome da stanchezza cronica hanno vissuto, in passato, periodi provanti di stress o un forte trauma emotivo. Talora la sindrome di stanchezza cronica è il primo segno di una #depressione non riconosciuta o molto mascherata. È il corrispettivo fisico di #apatia, disincanto, #delusione, mancanza di entusiasmo, ma anche del crollo improvviso di importanti aspettative
🔴 disturbi del #sonno
🔴 #Anemia: una bassa quantità di globuli rossi, ad esempio, incide negativamente sulla quantità di ossigeno che raggiunge i tessuti, privandoli dell'energia di cui hanno bisogno

CONSIGLI:
🟢 Approccio #psicoterapico (per approfondire eventuali cause psicologiche alla base)
🟢 Approccio #Kinesiologico-#Naturopatico
(Grazie all'utilizzo di Fitocomplessi opportunamente selezionati) 
🟢 Approccio #Osteopatico (La manipolazione osteopatica ripristina la libertà nei tessuti, normalizza il flusso di liquidi e quindi le funzioni fisiologiche intrinseche; si concentra sul tentativo di normalizzare il drenaggio cranico,  linfatico e migliorare la meccanica spinale, con il conseguente riequilibrio del sistema neurovegetativo
@studio_olistico_roma 
@associazione_mind
💌 Si chiama #filofobia la #paura di #amare, d 💌 Si chiama #filofobia la #paura di #amare,  di potersi innamorare o anche solo di instaurare una relazione duratura e progettuale. 
Molte persone quando si innamorano provano emozioni talmente forti da percepirle come incontrollabili e pericolose. Spesso quindi vivere una relazione seria può spaventare tanto da mettere in campo resistenze mentali che bloccano e non permettono di vivere serenamente la #relazione.

Cause:
🔴 timore di soffrire
🔴 paura di soffrire come in passato, si teme di ritrovarsi nella stessa sensazione, di essere #abbandonati, feriti, #traditi o umiliati
🔴 timore di perdere il controllo della situazione, tipico delle persone molto razionali
🔴 paura di perdere indipendenza
🔴 credere che l’amore sia per deboli, qualcosa che rende vulnerabili e dipendenti e tanto da percepire l’altro come potenziale pericolo

Conseguenze filofobia:
⭕️ ansia e attacchi di panico
⭕️ paura sconsiderata e irragionevole 
⭕️ evitamento di tutte quelle situazioni o persone che potrebbero portarlo ad un coinvolgimento sentimentale
⭕️ anche quando riesce a stare in una relazione, alterna momenti di vicinanza ad altri di distacco
⭕️difficoltà sessuali

Se la paura d’amare prende il sopravvento è opportuno intraprendere un percorso di sostegno #psicologico al fine di superare i timori relazionali e imparare a lasciarsi andare, a dare per il piacere di dare e di amare senza pretendere di ricevere.

Per altre info e consulenze:
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🎥 PsicoFlix 📺 Serie Tv e Psicologia La #paur 🎥 PsicoFlix 📺 Serie Tv e Psicologia
La #paura può generare diverse reazioni: 

⭕️ attacco: affrontare l’ostacolo, combatterlo!

⭕️ fuga: abbandonare la situazione prima che divenga eccessivamente minacciosa per la nostra sopravvivenza

⭕️ freezing: la persona è come congelata, immobilità che permette di non farsi vedere dal “predatore” mentre si valuta quale strategia (attacco o fuga) sia la più adatta per la situazione specifica. 

⭕️ faint: Quando nessuna strategie precedente sembra avere qualche possibilità di riuscita e l’unica ed estrema risposta possibile è la finta morte. In questa situazione, per mezzo di attivazione del sistema dorso-vagale, vi è un distacco dall’esperienza e sono possibili sintomi dissociativi, come nel caso di eventi traumatici.

Uno dei modi per “attaccare” la paura è proprio la #creatività e l’#immaginazione come strumenti per poter trovare nuove soluzioni, strategie e vie di fuga che possono esistere per “salvarci” quanto più possibile da quella minaccia.
Don Draper in “Mad Man” è un uomo pronto a mettersi in gioco sempre per poter vincere e quando sente la paura riesce a dare il massimo nel suo lavoro. Il protagonista delle serie non riesce però a fare altrettanto nella sua vita privata e intima. 
La vera battaglia infatti è saper affrontare la paura nelle relazioni più intime e profonde.
Come ad esempio la paura di poter perdere qualcuno...

🖊 Sara Negrosini
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La #sindrome delle #apnee notturne( OSAS), è un La #sindrome delle #apnee notturne( OSAS), è una patologia cronica molto diffusa che comporta ripetute interruzioni dell’attività respiratoria durante il sonno, quindi il risveglio frequente del soggetto e ne impediscono un sonno ristoratore.

Cause:
▪︎Aumento significativo di peso/ obesità 
▪︎Deviazione del setto nasale/infiammazioni delle vie respiratorie.
▪︎Presenza di dismorfismi cranio-facciali ed anomalie oro-faringee 
▪︎Consumo di alcool e fumo
▪︎Uso di farmaci e/o psicofarmaci che inducono il sonno

Il paziente affetto da apnee notturne presenta alcuni sintomi facilmente identificabili di giorno:

▪︎#sonnolenza e sensazione di #stanchezza
▪︎#cefalea mattutina
▪︎riduzione della #concentrazione e dell’attenzione
▪︎variazioni dell'umore e alterazioni della personalità
▪︎riduzione della destrezza manuale

I pazienti affetti da apnee notturne presentano una più alta incidenza di malattie cardiovascolari, causate dai ripetuti fenomeni di ipossia (carenza di ossigeno) che si verificano e dalle oscillazioni della frequenza cardiaca e dei valori di pressione arteriosa.

Le OSAS incidono anche sulle relazioni sociali e sulla qualità di vita, compromettendole, a causa della sonnolenza diurna e delle frequenti variazioni del tono dell’umore, causando spesso stati depressivi.
Importanti neurotrasmettitori come la #serotonina e la #noradrenalina contribuiscono a regolare lo stato di sonno/veglia ma anche l’umore. 
Deficit di tali neurotrasmettitori, dovuti a un’attività di sonno disturbata e/o alterazioni dell'umore, possono ripercuotersi negativamente sulla psiche.

Le apnee notturne e la  depressione condividono un substrato comune, cioè la carenza di serotonina.

Consigli:

▪Contattare il medico per la prescrizione di  una polisonnografia o monitoraggio cardio-respiratorio.
▪Migliorare lo stile di vita e perdita di peso
▪Consultare un #Osteopata , al fine di migliorare i rapporti del cranio con il massiccio facciale,  migliorare il drenaggio e la circolazione aerea dei seni nasali, ripristinare la coordinazione respiratoria, la fisiologia occlusale, e normalizzare eventualmente la deglutizione .
▪ Consulto Logopedico 
▪ Consulto #Psicoterapico
💌 Molte persone si lamentano di non trovare il 💌 Molte persone si lamentano di non trovare il #partner “giusto” per loro. E ciò può anche essere vero. Spesso però accade che si giustifica lo status single con frasi generalizzanti chiuse dentro a dei cliché:
“Gli uomini sono tutti stupidi e str***i”
“Le donne sono tutte complicate e *facili*”
Generalizzare così significa proiettare le “colpe” al di fuori di se stessi e non soffermarsi sulle proprie aspettative sul rapporto e suoi propri bisogni.

🔴 Alcuni si aspettano e chiedono tanto, troppo, all’altro. (Viene da chiedersi: può esistere “l’ideale”, il partner perfetto?)

🔴 Altri semplicemente scappano perché magari hanno paura di amare e di legarsi e quindi di poter soffrire (viene da chiedersi: sicuro che non stai fuggendo dalla paura?)

🔴 altri credono di aver trovato la persona giusta ma l’altro non è dello stesso parere. (Viene da chiedersi: veramente è il mio partner giusto anche se lui/lei non mi vuole?)

Invece di pensare alla #perfezione dovremmo focalizzarci sul rispetto e l’amore in primis per noi stessi e poi per l’altro. Solo così un rapporto può funzionare. 

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Illustrazioni: #gypsieraleigh #skellyharringoton
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🎥 PsicoFlix 📺 Serie Tv e Psicologia Il term 🎥 PsicoFlix 📺 Serie Tv e Psicologia

Il termine #responsabilità letteralmente significa: “Congruenza con un impegno assunto o con un comportamento, in quanto importa e sottintende l'accettazione di ogni conseguenza, dal punto di vista della sanzione morale e giuridica”
Ci tengo a ribadire il significato di questa parola in quanto spesso ci addossiamo delle responsabilità che proprio non ci competono perché non derivano da noi o dalle nostre azioni.
Mi riferisco all’addossarsi di responsabilità emotive (e non) relative a comportamenti di altri (partner, figli, familiari, amici...) 
Perché sentirsi responsabili dei fallimenti o errori altrui?
Perché pensare di aver sempre colpa anche se è l’altro a sbagliare? 

Come dice la regina Elisabetta nella serie Tv “the crown” bisogna accettare la PROPRIA responsabilità!

 
⭕️

🖊 Sara Negrosini
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DR.SSA SARA NEGROSINI

Psicologa e Psicosessuologa, Psicoterapeuta ad approccio Umanistico e Bioenergetico
Terapia e meditazioni guidate con visore VR

Co-Founder, VicePresidente e Tesoriere  Associazione MinD – Mettersi in Discussione www.associazionemind.it

Docente Master I e II livello. Università telematica Niccolò Cusano.

 

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L’intervista su CUSANO TV ITALIA – UNA MELA AL GIORNO. Parliamo di BIOENERGETICA

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MEDITAZIONE DEL RESPIRO – IL BODY SCAN

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